Schopenhauer e le donne

Un ambito particolare – nel quale Schopenhauer non solo è inattuale, ma è inattuale in modo irriverente, provocante, quasi maniacale – è quello riguardante le donne, cui dedica un breve capitolo alla fine del secondo volume dei Parerga e paralipomena.

Si inizia con un quadro descrittivo generale:

Le donne sono adatte a curarci ed educarci nell’infanzia, appunto perché esse stesse sono puerili, sciocche e miopi, in una parola tutto il tempo della loro vita rimangono grandi bambini: esse occupano una specie di gradino intermedio fra il bambino e l’uomo, che è il vero essere umano

Quanto più una cosa è nobile e perfetta, tanto più tardi e più lentamente giunge alla maturità. Difficilmente il maschi raggiunge la maturità della ragione e delle forze intellettuali prima dei ventotto anni; la donna, invece, già a diciotto anni; ma la sua ragione è, appunto per questo, assai limitata

Poi, Schopenhauer entra nei dettagli cartteriali:

il difetto fondamentale del carattere femminile andrà trovato nell’ingiustizia. Questo difetto ha la sua origine, in primo luogo, nella (…) mancanza di razionalità e di riflessione, esso è inoltre favorito dal fatto che le donne, in quanto sesso più debole, sono costrette dalla natura a far ricorso non già alla forza, ma all’astuzia

la donna rivela una certa miopia intellettuale, perché il suo intelletto intuitivo vede le cose vicine, ma ha, per contro, un orizzonte ristretto, nel quale non cadono le cose lontane

Solo la volontà di vivere, attraverso una delle sue più basse manifestazioni, l’istinto sessuale, poteva trasformare siffatti esseri in oggetti del desiderio maschile: il sesso femminile, di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, poteva essere chiamato il bel sesso soltanto dall’intelletto maschile obnubilato dall’istinto sessuale: in quell’istinto, cioè, risiede tutta la bellezza femminile.

E avanti di questo passo (“il loro predominio e la loro influenza determinante sono la rovina della società moderna”) fino ai due auspici finali:

  • Sarebbe desiderabile che, anche in Europa, a questo numero 2 del genere umano fosse assegnato il posto conforme alla sua natura
  • noi tutti viviamo, per lo meno per un certo tempo, di solito però sempre, nella poligamia. Siccome, dunque, ogni maschio ha bisogno di parecchie femmine, nulla è più giusto che consentirgli, anzi imporgli di mantenere molte donne. Con ciò anche la donna viene ricondotta nella sua giusta e naturale situazione di essere subordinato

Schopenhauer, il visionario.

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