Resurrezione

Non avevo ancora letto il terzo grande romanzo di Tolstoj, di cui leggo e rileggo gli altri due grandi romanzi periodicamente e che considero il più grande prosatore di sempre.

Ho colmato la lacuna a Natale, con impressioni molto forti: in alcuni tratti ho trovato il livello altissimo, in altri più dimesso. Il punto centrale, però, che rende il libro decisamente inferiore agli altri due, è un altro: Tolstoj qui parte da concetti forti e universali (la Religione, la Povertà, la grandezza degli Ultimi) e su questi costruisce una storia. Quando è insuperabile, ha fatto il contrario: ha raccontato, ispiratissimo, la vita e da lì, in silenzio, è riuscito a dirci qualcosa di universale.

Lascia un commento