Amo svisceratamente Napoli. Nell’Italia meridionale in generale – ed a Napoli in particolare – ritrovo almeno parte dell’Italia che tanto amo e che vedo vilipesa, dimenticata, avvilita e rinnegata nell’Italia del Nord, sempre più un’imitazione mal riuscita dell’Europa centrale.
Ogni volta che ci torno – fortunatamente spesso – ritorno nei miei posti del cuore: Spaccanapoli e Scaturchio, il Conservatorio di San Pietro a Majella, Palazzo Filomarino con i ricordi crociani, il San Carlo, il Gambrinus e Piazza del Plebiscito, l’Europeo di Mattozzi, Michele…
Due posti, però, non mancano mai: via Monte di Dio e la Sanità.
Frequentando – da borsista – l’Istituto italiano per gli studi filosofici iniziai a conoscere Napoli. Alloggiavo a Sorrento da amici di famiglia e, ogni giorno, prendevo la circumvesuviana ed arrivavo a Napoli. In bus raggiungevo il San Carlo e poi, a piedi, attraversata piazza del Plebiscito, salivo verso via Monte di Dio e raggiungevo Palazzo Serra di Cassano, sede dell’Istituto. Attraversare le viuzza che dietro la piazza salgono era un’emozione fortissima: vedevo uno spaccato della Napoli di de Sica, quella che conoscevo da L’oro di Napoli, e mi sembrava di vivere in un sogno.
La Sanità è un amore più recente, ma fulminante: il mondo, lì, sembra essersi fermato e i rapporti tra gli uomini sembrano essere rimasti quelli autentici di un tempo. Una volta, in farmacia, chiesi, senza ricetta, un medicinale che avrei dovuto chiedere con ricetta e lo feci in modo cauto: ” so che non si potrebbe ma sa….se si potesse fare un’eccezione….”. Il farmacista mi guardò con compassione: ” come siete abituati male al Nord”, disse. Credevo alludesse al fatto che chiedevo anche senza ricetta ed iniziai a chiedere comprensione, ma lui mi bloccò: “no, dico, come siete abituati male a farvi dei problemi per queste sciocchezze….sapesse con che tipo di problemi dobbiamo confrontarci qui”.
Fu così che l’anima napoletana – e della Sanità in particolare – mi illuminò e mi fece capire tanto del mondo. Fu così che Napoli divenne la mia scuola di vita.