L’Italia riparte

Un articolo di Repubblica di oggi ci fa ben sperare per il futuro: il nostro Paese ce la può fare!

Il titolo, innanzitutto: L’Opera rinasce al Circo Massimo con il Rigoletto: così gli attori recitano senza toccarsi. Nessuno, a Repubblica, sa evidentemente che nel Rigoletto non ci sono in azione attori, ma cantanti. Non è una svista: è la plastica dimostrazione dell’abisso di ignoranza in cui la classe dirigente italiana (i giornalisti ne sono parte pour cause) è precipitata. Da cotanta cultura non ci si può certo aspettare un commento all’opera, che di fatto viene ignorata.

Le foto, però, testimoniano di una messa in scena che non ha niente a che vedere con Rigoletto, è un immondo miscuglio di trivialità, bassezze e volgarità indegne del Paese che ha inventato l’opera. Un’altra dimostrazione plastica della situazione italiana, che si regge solo su ignoranza, pressapochismo, disprezzo di sé stessi e del proprio passato.

La nietzschiana ribellione dei servi.

L’Italia riparte, è l’occhiello del pezzo. Può darsi: ma dove è diretta?

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