Guten Morgen!

In Germania la vita quotidiana è scandita dai saluti rituali: Schoenen Feierabend (dopo le quattro, ogni giorno), Schoenes Wochenende (dal mattino del venerdì al pomeriggio del sabato), Schoenen Sonntag (la domenica mattina), oltre ai normali Guten Morgen, Guten Tag, Guten Abend!

Se si incontra qualcuno per strada, al supermercato, dal giornalaio, nessuno svugge al saluto di rito.

Da che cosa, meglio che da questo particolare, si può capire l’attaccamento dei Tedeschi alle tradizioni (“si è sempre fatto così, quindi continuo a fare così”), il loro amore per la forma, per le cose strutturate e organizzate?

Quando si vive in Germania si è assorbiti, pian piano, da questo stile di vita, che tutto armonizza, scandisce, inquadra. Ma quale libertà e forza si cela dietro l’apparente schematismo!

E’ la forza di chi ha idee forti e ne è orgoglioso; di chi ha un passato e lo venera, sapendo di esserne – bene o male – figlio; di chi sa che avanti si va solo se si sa quello che si lascia dietro.

Che differenza con l’Italia, dove è ormai prassi diffusa non salutarsi, non augurarsi niente, non vedere nemmeno la persona che incrociamo. E dove domina l’idea che si brancoli nel buio, senza regole, senza passato e quindi senza avvenire.

Lascia un commento