“Adesso usciamo per andare al concerto, mettiti il cappotto, Tino, che fa freddo”. Era questa la frase che la mamma diceva al suo bambino ogni mercoledì sera. L’abbonamento al teatro era una delle sue passioni e non avrebbe perso un concerto per nessuna ragione al mondo. Da quando il figlio aveva raggiunto i cinque anni, poi, lo portava con sé, decisa a dargli una forte educazione musicale. Entrati a teatro e preso posto, indicava al ragazzo la buca dell’orchestra: “Guarda, Tino, stanno entrando gli strumentisti…vedi il fagotto, i violini, gli ottoni…che bello, pensa che ognuno produrrà un suono, ma solo dall’insieme dei suoni emessi nascerà la musica…pensa che miracolo”. Tino guardava con interesse. Solo più tardi avrebbe imparato a distinguere gli strumenti (anche se faceva ancora confusione tra oboe e clarinetto), ma già dalle prime esperienze si sentiva attratto dal ruolo del direttore d’orchestra.
“Mamma – chiedeva spesso – ma a cosa serve una persona lì sul podio, quando gli altri sanno già quello che devono suonare, hanno lo spartito con la musica scritta…è così semplice?”. La mamma sorrideva e rispondeva comprensiva: “Tino, il ruolo del direttore è fondamentale. E’ vero che ognuno sa quello che deve suonare, ma il direttore amalgama, dà l’intenzione, guida, dà forza…se non ci fosse, ognuno forse suonerebbe quello che deve suonare, ma l’insieme non girerebbe, l‘opera d’arte non sarebbe compiuta…”. Tino ascoltava incredulo. Gli sembrava che il direttore si muovesse senza senso e che gli orchestrali andassero avanti senza guardarlo, come se non ci fosse. La mamma, soprattutto ascoltando alcuni direttori di fama che stimava molto, si esaltava e – infervorata – diceva al bambino: “Tino, il direttore d’orchestra deve essere un leader nato…lo vedi come ha tutto in pugno, è il faro per tutti…che bello e che soddisfazione…ti piacerebbe farlo da grande?…caro il mio ragazzo, altrimenti, qualsiasi cosa tu faccia, comunque terrai presente questa lezione…”.
Ma Tino – anche crescendo – non aveva mai capito in che cosa consistesse il ruolo del direttore d’orchestra. 20