10. La sera

“Per oggi – pensò Lattuci soddisfatto – è andata”. Guardò l’orologio – cosa che meccanicamente faceva ogni giorno nel momento di lasciare l’ufficio, quasi per verificare inconsciamente la congruità dell’orario svolto – ed uscì. Erano le 18 e trenta di un giorno di primavera e lui – come sempre – era l’ultimo ad andarsene. Quella sera non era prevista la palestra (ci andava tre volte la settimana) e dopo circa un’ora era a casa (si era fermato al supermercato per comperare il pane e il latte, servizio che quella settimana toccava a lui): toltasi la cravatta ed il vestito, salutò la moglie, indaffarata nella preparazione della cena.

“Tutto bene, cara?” – sussurrò Tino agli orecchi della consorte, notando in lei una leggera distrazione. “Sì, amore, sono solo un po’ stanca…ricordati della biancheria”. A casa si dividevano equamente i compiti: quella settimana, a Tino toccava la biancheria, mentre la moglie si sarebbe occupata del cibo.

Tino salì al piano superiore, aprì la cesta con la biancheria da lavare e ne riempì la lavatrice. Era molto importante – per lui – rendersi utile. “E’ giusto – pensava spesso – che ognuno di noi collabori ai lavori domestici. Tutti e due lavoriamo duramente tutto il giorno, non ci sono differenze”. Dopo pochi minuti la cena (tortellini al burro e salvia di una nota marca nazionale) era pronta. Seduti al tavolo – con il televisore acceso che trasmetteva un gioco a premi – i coniugi Lattuci toccavano il massimo della loro intimità: non parlavano quasi mai, ma reagivano alle battute del conduttore – “un simpaticone”, diceva Tino alla moglie – che dallo schermo entrava prepotentemente nella loro casa.

Dopo la cena, si imponeva il relax e Tino passò nello studio, dove lo attendeva il suo computer ultimo modello, con il quale aveva un rapporto strettissimo: lo usava per scaricare musica, per navigare su internet, per fare acquisti (che convenienza!), per sentirsi meno solo. Era l’alternativa alla televisione, altra grande passione di Lattuci: divorava film e DVD, adorava i programmi di intrattenimento, non disdegnava i reality show.

Verso mezzanotte, con gli occhi pesanti come conseguenza delle ore passate davanti allo schermo, andò a letto, pensando già alla giornata successiva.

Verso mezzanotte, con gli occhi pesanti come conseguenza delle ore passate davanti allo schermo, andò a letto, pensando già alla giornata successiva.

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