Un mio conoscente italiano, residente in Germania da tanti anni, ha una vita sentimentale dinamica e non disdegna avventure volanti con Signore disponibili. Negli anni, ha affinato una tecnica particolare, che gli garantisce un ottimo successo con le Tedesche: dopo avere usato le normali armi di seduzioni, più o meno di successo in ogni Stato, sfodera l’arma dedicata alle Signore teutoniche: “Stasera – chiosa con fare allusivo – mi piacerebbe regalarle una notte italiana…”. Il successo è assicurato (o quasi).
Credo che questo aneddoto dica molto dei Tedeschi. L’idea dell‘italian way of life ferma agli anni della Dolce vita e l’immaginare una spontaneità e una passione (soprattutto una passione) che agli Italiani oggi manca più che a loro, sono la traduzione frivola di alcune delle grandi caratteristiche di questo popolo: l’attaccarsi ad un mito e non mollarlo, nemmeno di fronte all’evidenza dei nuovi tempi; il vivere secondo i modi e le idee che si sono sempre avute (Italia=sole, amore, fantasia e passione), anche se queste risultano palesemente fuori tempo, inattuali e – in ultima analisi – sbagliate.
Vivere, di fatto, in un sogno, che cancella il brontolio delle russate clamorose che ormai sono la colonna sonora di tante (forse troppe) notti italiane.