FN a sinistra?

E’ interessante osservare le reazioni scomposte di Marine Le Pen nei confronti di Eric Zemmour: lo accusa di avere, tra le sue file, dei nazisti; difende, come una delle conquiste più alte della Francia, l’inclusione dei bambini handicappati nelle classi normali; si vuole attestare, in generale, come una figura “calda”, contrapponendosi al “freddo” Zemmour.

E il coro di insulti che da decenni colpiscono il FN tace. Il nuovo nemico è individuato e su di lui bisogna vomitare insulti. La Le Pen – in fin dei conti – è un’innocua creatura.

E’ un gioco che in Italia conosciamo bene: il nemico di sempre che diventa amico cambia di volta in volta, a seconda delle convenienze dell’establishment di sinistra che guida ovunque le danze mediatiche. Prima Bossi contro Berlusconi, poi Fini sempre contro Berlusconi, poi lo stesso Berlusconi contro Salvini.

E l’ex nemico, ora amico, si bea di questo suo nuovo status e – incredulo – crede di essere entrato nel club che conta. E avanti, quindi, con dichiarazioni sempre più compiacenti, fino al “fascismo male assoluto” di finiana memoria.

Attenta Marine, da questo giochino mai nessuno è uscito vivo.

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