Nicola Matteucci

Conservo un biglietto inviatomi dal Professor Matteucci. Leggendo Havel ed entusiasmandomi – in quegli anni giovanili – per il suo “Il potere dei senza potere”, mi parve campato in aria un accostamento tra Havel e Gramsci, proposto da un prefatore. Ne chiesi al Professore, che ebbe la bontà di rispondermi: “Gramsci è il contrario di Havel, perché ha incentrato tutto sul partito. L.A. ha detto una cosa sciocca”.

Incontrai una volta sola, a Bologna, in Aula, durante una sua lezione, quello che è uno dei pilastri della mia formazione intellettuale. Nicola Matteucci è stato un liberale autentico, con quel velo di conservatorismo che me lo ha reso così caro: il suo “Il liberalismo in un mondo in trasformazione” è stato per anni il mio livre de chevet prediletto.

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