Montanelli per me è stato una guida fondamentale. Letto, riletto, amato, in qualche momento non capito, poi riamato follemente. L’ho incontrato due volte: nell’autunno del 1987 a Milano e nell’estate del 1992 a Cortina. In entrambe le occasioni mi colpirono i suoi modi signorili, lo stile, la pacatezza.
Ne parleremo molto, ma ricordo subito la prima cosa che mi ha insegnato: il disincanto, il sorriso con cui guardare il mondo e ogni situazione della vita. In questo senso i suoi Controcorrente, raccolti in due volumi da Mondadori e da Rizzoli, sono una guida quotidiana insostituibile.